CULT MOVIES = CULT OUTFIT. I PERSONAGGI PIù STILOSI E I LOOK ICONICI DEI FILM ANNI '90

Oggi siamo qui per dimostrare una volta per tutte l'equazione: Cult movies = Cult outfit. Parliamo di tutti quei film degli anni '90 che sono diventati veri e propri fenomeni culturali, segnando tanto profondamente il mondo del cinema quanto quello della moda. E se già abbiamo dedicato un articolo all'impatto dell'estetica delle pellicole di Quentin Tarantino, oggi allarghiamo il cerchio: ecco i personaggi più stilosi e i look iconici dei film cult anni '90.

Tyler Durden - Fight Club

Alcuni potrebbero trovare ironico che il personaggio Tyler Durden, interpretato da un immenso Brad Pitt, del film Fight Club (1999) sia diventato un po' un'icona di stile, considerando che il Durden afferma chiaramente di essere contrario al consumo, alle mode e alle persone che comprano cose di cui non hanno bisogno, compresi i vestiti. La sua immagine ha segnato una generazione, come se ripresentasse una persona che noi tutti vorremmo essere. Si veste come vuole, non gli importa delle norme sociali e questo si estende al suo guardaroba. Il suo abbigliamento infrange volutamente le regole ma allo stesso tempo è cool. Ma come è possibile? Questo perché ancora una volta è la forza e l'attitudine di un personaggio studiato e realizzato alla perfezione a creare la moda, non il contrario. Il capo più memorabile in Fight Club è la giacca di pelle rossa di Durden, un modello in vintage con colletto ampio, un modello che sembra uscito dalle ultime sfilate di Sabato De Sarno per Gucci. Ma a proposito di Gucci, neanche il sovversivo Tyler Durden riesce a resistere al fascino della maison, tanto che nella scena in cui per la prima volta incontra il personaggio interpretato da Edward Norton in aereo, indossa proprio un mocassino del brand. Che dire, per un uomo che odia il consumismo, Tyler ha sicuramente un paio di scarpe eleganti. Gli occhiali da sole, poi, nei cult movies anni '90 hanno un ruolo di primo piano nel definire l'estetica del personaggio, anche in questo caso: nello specifico un modello dalle lenti colorate che Durden porta sempre con sé. Tra i tanti look pazzeschi che non possiamo citare uno per uno, vogliamo soffermarci su quello che vediamo verso la fine del film. Tyler indossa una pelliccia arruffata che solo un anarchico come lui può indossare, abbinata a una maglia a rete rossa: un look che oggi potremmo benissimo vedere per le strade di Milano o New York.

Neo - Matrix

Matrix è uno di quei film che ha dato vita a una e vera e propria wave della moda. Se vediamo un nostro amico con un lungo cappotto di pelle nera, la battuta o il riferimento a Matrix può essere dato anche per scontato, anche da parte di chi magari non ha mai visto il film. E questo la dice lunga sul grande impatto che la pellicola ha avuto nell'immaginario comune e nell'abbigliamento. Il pattern e semplice nero su nero, sottili occhiali da sole (ovviamente neri), soprabiti così lunghi da sfiorare le caviglie e combat boots. Si può tranquillamente affermare che Neo, il protagonista interpretato da Keanu Reeves, abbia ispirato - apertamente o meno - le più grandi maison del lusso, da Balenciaga a Sain Laurent. L'immagine di Neo e di tutti i personaggi di questo film è inconsciamente così profondamente radicata in tutti noi che è impossibile non associare certi indumenti al film. E forse adesso l'equazione cult movies = cult outfit è improvvisamente più chiara: così come la sceneggiatura ha marchiato indissolubilmente il mondo del cinema, gli abiti e i costumi ne hanno segnato il mondo della moda.

Mickey Knox - Natural born killers

Il fascino degli antieroi è indiscutibile e, dopo Tyler Durden, è il turno di Mickey Knox (Woody Harrelson), protagonista - insieme alla sua letterale partner in crime Mallory - del film Natural born killers. Il controverso e satirico road movie del 1994 su una coppia di assassini assetati di sangue basato su una sceneggiatura di Quentin Tarantino, ma riadattato e diretto da Oliver Stone, ha attirato l'attenzione dei media e della critica per svariate ragioni legate al messaggio e alla violenza, ma ha richiamato la nostra sicuramente per quanto riguarda i costumi. Mickey, che non rispecchia un canone di bellezza standard e neanche l'abbigliamento convenzionale, riesce a essere incredibilmente sexy con indosso degli abiti che possiamo definire senza genere e talvolta vagamente femminili. Come la maglia rossa trasparente, indossata con un chiodo in pelle, dei jeans e un cinturone con fibbia in stile old wild west. Le mise che vediamo nel film riflettono la pazzia e l'imprevedibilità dei personaggi. Ma noi non riusciamo a non adorarle alla follia. E ci conquistano, esattamente come i protagonisti, pure se non dovrebbero. Un semplice accessorio come gli occhiali tondi colorati di Mickey - di ispirazione hippie e quindi pacifista - completa e carica i suoi look con una vena contraddittoria consacrandoli tra i più iconici della storia del cinema.

Léon - Léon, Il professionista

Se oggi amiamo tutti il beanie dal taglio corto è un po' anche grazie Léon - Il professionista. Misterioso, divisivo, intellettuale, alternativo, buono e cattivo insieme, Jean Reno nei panni di Léon era tutto questo e molto altro. Ma comunque stiloso. È inevitabile che l'accoppiata berretto in lana e occhiale tondo ci rimandi più velocemente della luce a questo cult movie di ben 30 anni fa. Un look semplice il suo e atemporale, oggi come ieri non stona tra le strade della metropoli, completato da un lungo cappotto e una maglia bianca, che è intriso della controversa personalità del personaggio è perciò anche di tutto il suo cupo e malinconico fascino.

Raoul Duke - Paura e delirio a Las Vegas

Psichedelia portaci via. Con una lente distorta, Terry Gilliam racconta Hunter S. Thompson, il padre del giornalismo gonzo in Paura e delirio a Las Vegas. Per farlo, chiama Johnny Depp e Benicio del Toro, e li veste con abiti estivi a tema tropicale o safari e colori tutt'altro che tenui, per descrivere probabilmente uno dei viaggi on the road più folli che gli spettatori abbiano mai visto sul grande schermo. La strada percorsa diventa un festival di droghe allucinogene e incontri bizzarri, con Raoul Duke (Depp) che sfoggia dei look estivi molto americani. Dominano le camicie hawaiane, i bermuda shorts e gli occhiali da aviatore colorati. Una versione un po' estremizzata di quello che tutt'ora è uno stile tipico della West Coast statunitense in un film, presto diventato cult, che tra tutti quei colori e quelle stampe fa venire le allucinazioni anche a noi.

Drugo - Il grande Lebowski

Il suo stile è iconico e riconoscibilissimo, ma lui rappresenta tutto ciò che è l'anti-moda. Siamo di fronte a un paradosso fashion. Ovviamente parliamo del Drugo, il protagonista di Il grande Lebowski. A lui non interessa minimamente come si veste, essere alla moda e cool: esce di casa con lo stesso abbigliamento che adotta dentro le quattro mura domestiche, ma è proprio la sua noncuranza - accompagnata da una naturale sicurezza - che ci ha fatto amare così tanto i suoi look che definire casual è riduttivo. La sua indifferenza è la sua arma segreta, sfidando le regole del vestire con una nonchalance magnetica. Se lo dovessimo incastonare in una wave stilistica, la sua sarebbe il pigiama-core: indumenti che evocano il l'abbigliamento da casa e da notte, reinterpretati in modo così stylish da catturare l'attenzione senza suscitare alcuna obiezione.

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